13 Mag Italiaonline e Wix: Siamo sicuri che sono la soluzione giusta per te?
Se sei un imprenditore o un professionista probabilmente ti sarai chiesto, o ti starai già chiedendo, quale è la migliore soluzione per portare la tua attività in internet e raggiungere potenziali nuovi clienti. Forse penserai che la varietà di prodotti apparentemente simili ma con costi ben diversi nasconda qualche differnza alla fin fine, …e in effetti è proprio così!
La differenza fondamentale: piattaforme chiuse vs open source
Una delle prime differenze che bisogna considerare quando si parla di Italiaonline, Wix e altre piattaforme simili rispetto a WordPress è che le prime non sono open source. Questo significa che, mentre WordPress permette una completa personalizzazione del sito web (sia in termini di design che di funzionalità), le piattaforme come Wix o Italiaonline sono dei sistemi proprietari, cioè non permettono all’utente di avere accesso al codice sorgente del sito.
Quali sono gli svantaggi di questo? Il sito che costruisci su Wix, Italiaonline o simili non è effettivamente tuo. Non puoi trasferirlo dove vuoi, non hai il pieno controllo su tutti gli aspetti del suo funzionamento, e se decidi di cambiare piattaforma, il processo per migrare il sito o esportarlo potrebbe essere molto complicato, se non ti affiderai a persone qualificate.
Inoltre, queste piattaforme sono spesso legate a piani di abbonamento che possono subire aumenti di prezzo nel tempo, senza che tu abbia il controllo su questo aspetto. In sostanza, non possiedi il sito web nel vero senso del termine, ma sei limitato da quello che la piattaforma ti consente di fare.
Adesso che abbiamo chiarito la differenza tra piattaforme chiuse e WordPress, possiamo passare a vedere come le varie soluzioni si comportano in termini di tecnologia, metodologia di utilizzo e SEO.
Non sono tutti uguali e non parliamo di estetica in questo caso. Parliamo di tecnologia utilizzata, di metodologia di utilizzo da parte dell’utente finale, di risposta in termini di SEO, di proprietà effettiva di quanto ottenuto e infine, perché no, anche dell’aspetto esteriore.
Perché i siti web non sono tutti uguali? Quali fattori cambiano nella scelta da un servizio a un altro? Share on XServizi come Wix, Visual Site (pagine Gialle – ItaliaOnline) e altre alternative esistenti, seppur con minime differenze tra di loro, hanno i loro pregi e i loro difetti. Spesso ci si sofferma più sui loro pregi, che a una più attenta analisi potrebbero non risultare poi tali, che sui loro difetti.
Cominciamo con il parlare di Wix e affini e cominciamo con il considerare subito che chi lo sceglie spesso viene attratto dalla loro comunicazione. Ecco qui il motivo principale per cui viene scelto:…
Sembra tutto facile e gratuito !!
Quindi quando i primi clienti (anni fa), mi chiedevano di rifargli il sito Wix, mi chiedevo come mai… e la risposta era sempre la stessa: “di gratis c’è ben poco“… del resto non si presentano mica come ente di beneficenza o sbaglio? Ma la comunicazione non è falsa o ingannevole ci tengo a precisarlo! Il sito in effetti te lo puoi fare da solo, se riesci e se hai un bel po’ di tempo libero, gratuitamente… certo!
Poi pagherai con canoni mensili o annui il poterlo tenere senza pubblicità, l’avere le caselle di posta, l’ottenere determinati servizi eccetera.
A me piace fare le analogie e mi viene subito in mente una attività redditizia che potrei avviare con lo stesso principio. Immaginate di leggere una insegna che dice: “Crea il tuo abito. Facile e Gratis”… entrate nel negozio e vi trovate davanti stoffe e macchinari per realizzare l’abito dei vostri sogni. Avete del tempo libero, vi sentite ottimisti e capaci… e poi è Gratis… quindi perchè no?
Qualcuno rinuncerà pensando di avere cose più importanti da fare, altri arriveranno fino alla fine, alcuni con soddisfazione e altri meno, ma alla fine il nostro bell’abito è pronto e siccome è gratis ce lo vogliamo portare via ma davanti alla porta qualcuno ci dice che se vogliamo portarci via quell’abito ci dobbiamo necessariamente cucire sopra anche delle belle pubblicità. Ma come mi volete rovinare il mio bel vestito proprio adesso? Dopo tutta la fatica fatta? e se non volessi?
Allora si potrebbe pagare un canone mensile o annuo… e se io prima accetto e poi smetto di pagarlo? Si riprenderebbero il vestito e mi rimarrebbero solo i selfie che mi sarò fatto nel frattempo…
Va bene dai… torniamo ai nostri siti web e vediamo un elenco delle più gettonate differenze che potrete anche trovare in rete se effettuate qualche ricerca:
Qualità del codice.
Molti di questi servizi offrono dei siti visibilmente gradevoli non ho difficoltà ad ammetterlo, anni fa non era così. Ma quello che c’è dietro l’aspetto estetico, che comunque è già di per se molto importante, non lo vede nessuno e si potrebbe pensare che sia poco importante, ma lo si penserà fino a quando i vostri clienti troveranno su Google i vostri concorrenti molto prima di voi, (parliamo anche di SEO) …dopo inizierete a farvi delle domande.
Totale libertà.
Pensateci bene: sarete in grado, di apportare autonomamente una modifica o inserire una notizia? Probabilmente se vi siete fatti il sito da soli si, ma se ve l’ha fatto qualcuno? Se volete cambiare webmaster, avete una piattaforma abbastanza diffusa da garantirvi di trovarne un altro che sappia lavorarci bene?
Proprietà.
Di questo ho già fatto riferimento nell’analogia precedente. Quello che comprate resta a voi o perderete tutto una volta smesso di pagare il “canone”? Siete sicuri di essere proprio voi i titolari del dominio che ospita il vostro sito web?
Estetica & Identity.
Quanti dei vostri concorrenti hanno (o potrebbero avere) il sito MOLTO simile al vostro? Volete veramente pagare per poi essere confusi con i vostri concorrenti? Se la vetrina del vostro negozio fosse identica a quella del vostro concorrente che si trova sull’isolato di fronte perchè qualcuno dovrebbe venire da voi? Ha quindi veramente senso vestire la propria immagine aziendale con un modello identico a quello dei nostri concorrenti?
Prezzo.
Non voglio soffermarmi su specifici costi poichè sono in continua evoluzione, ma avete mai riflettuto sulla differenza che c’è tra spendere circa 20€/mese per un sito in affitto e 500€ una sola volta per un sito di vostra proprietà per sempre? Se poi rapportiamo questa comunque esigua cifra ai circa 1000€/annui che alcuni clienti mi hanno riferito aver dato a Seat per il visual site (seppure integrato con quello che mi pare chiamino “pascchetto visibilità”) il discorso si complica.
A questa valutazione va aggiunto anche il calcolo della vita media di un sito web, parametro che non è semplice da definire in modo assoluto. In rete si possono trovare aziende che aggiornano il sito ogni 10 anni e altre che ogni anno, invece, si rifanno il look; questo a seconda del settore, dei budget a disposizione e della visione aziendale.
Quando si acquista un sito internet da un professionista si dovrebbe pretendere che per almeno cinque anni il progetto rimanga attuale e più o meno in linea con i trend del momento. Ecco, cinque anni penso sia un buon periodo di vita media. Abbiamo accennato prima ai costi di affitto di questi siti e proviamo a moltiplicarli per i cinque anni stimati… sicuri di aver fatto un buon affare? Sicuri che non vi sentirete frustrati quando andando via nel peggiore dei casi non vi resterà nemmeno il naming?
Bene, ma facciamo il punto della situazione
Spesso ciò che è giusto per alcuni, non necessariamente è giusto per altri. Quindi chi non crede all’utilità di avere una presenza in rete seria ed efficace, difficilmente sarà disposto ad investire il giusto per un sito web adeguato alla sua attività. A loro io consiglio sempre i siti fai da te, incoraggiandoli a tornare quando saranno più maturi e consapevoli, in altri casi, molto più rari a dire il vero, mi sono trovato in situazione opposte dovendo, per quanto assurdo, “convincere” l’imprenditore di turno, che il sito “fatto su misura”, scelta indispensabile in alcuni casi era assolutamente un costo inutile per lui. E in altre circostanze ho dovuto letteralmente scontrarmi verbalmente con preconcetti sui cms open source.
1) IL SITO WEB “ARTIGIANALE”, fatto a mano, su misura e altri racconti da favola.
Tipico dei nostalgici, è un sito costruito riga su riga (di codice) da un paziente sviluppatore. Nonostante il fascino dell’artigianalità, ha dei limiti insormontabili: non potrete mai gestirvelo da soli; se chi l’ha realizzato dovesse un giorno sparire nel nulla, sareste costretti a fare un sito nuovo (nessuno lavorerebbe mai sul codice sviluppato da altri – o almeno non a prezzi ragionevoli). Inoltre, a meno che lo sviluppatore non sia un vero artista, generalmente questi siti sono i siti esteticamente poco belli, se poi ci lavora uno sviluppatore e anche un web designer allora è un’altra cosa… e un altro costo pure.
Stesso discorso per il SEO… al progetto lavorerà anche un SEO Specialist? se la risposta è no, la naturale imperfezione del codice, influenzerà negativamente il vostro posizionamento sui motori di ricerca; dulcis in fundo, essendoci dietro un lavoro enorme, e in alcuni casi più persone, non sarà MAI un sito web economico.
2) IL VISUAL SITE DI PAGINE GIALLE.
Il rischio qui è quello di ritrovarsi con il sito identico a quello del proprio concorrente, fatto – secondo me – non bene perché senza cura per le tecniche e le strategie SEO e, inutile sottolinearlo, costosissimo. Si tratta, come riferito, di circa 1000€/anno, cioè il costo una tantum di un BUON sito web che sia, soprattutto, UNICO.
3) I siti “fai da te“ (es. Wix e altri)
Poco da dire quindi: buono per chi ha poco budget e tanta voglia di fai-da-te; il rischio è sempre quello di avere il sito uguale a molti altri, limitato nelle funzionalità e di restare a mani vuote una volta interrotto il pagamento.
4) IL CMS PROPRIETARIO.
Dunque, un CMS è un sistema di gestione dei contenuti del sito web (immagini, notizie ecc.): fondamentalmente è un’interfaccia che semplifica la gestione di un sito, rendendola accessibile anche al cliente finale. Esistono due tipi di CMS: quelli open source e quelli proprietari. Il CMS open source è stato realizzato, studiato, modificato e condiviso dai MIGLIORI SVILUPPATORI DI TUTTO il mondo che studiano e lo migliorano continuamente tendendo alla perfezione.
Il CMS proprietario è stato sviluppato da un paio di bravi sviluppatori che raramente troveranno il tempo e la voglia di migliorarlo per te. Qualità a parte, non è questo il punto. Il CMS proprietario viene definito “il sistema dei furbi” perché ha un solo obiettivo: legare i clienti a contratti molto vincolanti; Se volete delle modifiche gli unici che potranno farle sono loro. Questo vuol dire che vi possono chiedere quanto gli pare, per sempre. Inoltre, SEO e CMS proprietari molto spesso fanno a cazzotti. Un esempio? Ecco una circostanza che non molto tempo fa ha fatto penare molte aziende che si erano affidate a cms proprietari (vai all’articolo).
5) IL CMS OPEN SOURCE.
Avete mai sentito parlare di WordPress, Drupal o Joomla? Ecco, sono loro. Il mondo ormai è pieno di professionisti del CMS open source e, badate bene, non si tratta certo di lavorare su “siti preimpostati” come Wix o Pagine Gialle: si tratta di avere una base di partenza – ripeto, creata e migliorata costantemente dai più capaci sviluppatori del mondo – che consente di abbassare il prezzo di vendita al cliente; consente inoltre al web designer di concentrarsi sugli aspetti di usabilità e navigabilità, esperienza utente, SEO, contenuti e design, funzionalità aggiuntive ecc.
Inoltre tutti i webmaster ormai sanno lavorare sull’open source, e questo regala all’imprenditore una cosa bellissima: la libertà. La libertà di cambiare professionista se e quando vuole.
Libertà, prezzo concorrenziale, semplicità di gestione, possibilità infinite di personalizzazione e proprietà totale del prodotto acquistato: inutile dire che la soluzione che consigliamo agli imprenditori/professionisti, anche in vista degli sviluppi futuri, è il CMS open sorce. In particolare WordPress rappresenta oggi il 26% di tutti i siti presenti sul web, con un trend in continua crescita… se lo scelgono quasi tutti i professionisti del settore ci sarà un perché, no?
Non vi basta? Volete sapere chi ha scelto un sito basato sul cms WordPress?, vorreste vedere quali risultati eccelsi si possono ottenere con questo cms? Vi piacerebbe capire perchè anche aziende rinomate e personaggi illustri hanno scelto wordpress come soluzione web professionale? Date un occhiata al nostro prossimo articolo!